Pubblicato il 17 febbraio 2020 ore 10:15 da Admin
Le lavorazioni alimentari richiedono di essere effettuate in un ambiente estremamente pulito e asettico: il rispetto delle normative igienico-sanitarie è la priorità per poter operare in sicurezza e realizzare una sanificazione profonda e completa.
I trattamenti in camera bianca (detta anche cleanroom), in particolare, necessitano standard di pulizia ancora più elevati: in queste aree, infatti, occorre ridurre pressoché a zero il livello di possibile contaminazione, mantenendo inalterati i livelli di qualità dell’aria. Nel corso di queste operazioni si dovranno rimuovere tutti quegli agenti inquinanti che, seppur non visibili a occhio nudo, potrebbero pregiudicare la qualità e la salubrità del prodotto finito.
Questi interventi di pulizia si dividono solitamente in due fasi:
- Preventive Cleaning: minimizzare la formazione e l’accesso all’ambiente da parte delle possibili fonti di contaminazione;
- Active Cleaning: rimuovere lo sporco visibile e non visibile.
- tuta intera
- camice
- guanti
- cuffia per i capelli
- mascherina per le vie aeree
- sovrascarpe